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Page Speed

Come ottimizzare la velocità del proprio sito

L'importanza della Page Speed

Un fattore sempre più discusso per chiunque si occupi di SEO è senza dubbio la velocità di caricamento (Page Speed) e il suo impatto sulla SEO.

In questo articolo cercheremo di spiegare quali siano gli aspetti più ostici di questo argomento e come andare ad ottimizzarli, attraverso i giusti strumenti, al meglio per posizionarsi sulla serp.

Il primo equivoco che salta all’occhio quando si parla di velocità di un sito web è se sia o meno un fattore fondamentale in ottica SEO; di sicuro impatta sulle metriche e sull’engagement degli utenti ma non è l’unico parametro da tenere in considerazione.

Come utilizzare questa metrica a tuo vantaggio

Molto spesso quando si parla di Page Speed si perde la bussola, ci si concentra solo ed esclusivamente sui numeri e su come poter rendere il proprio sito più performante ad ogni costo commettendo svariati errori.

Questo topic è decisamente complesso e necessita di un ragionamento più accurato prima di procedere con l’ottimizzazione.

Allora la domanda giusta da farsi è ” Quale scopo ci porta a voler migliorare il caricamento delle nostre pagine?“.

Alla base di ogni sito web si trova sempre l’utente, è lui che deve giudicare il nostro operato e non Google.

Tutte le migliorie che vengono apportate in una pagina servono a renderla più facilmente fruibile da parte degli utenti; sono loro il nostro pubblico da soddisfare.

Come per ogni altro fattore di ranking, la Page Speed serve a migliorare la User Experience e quindi appagare gli utenti che visitano il nostro sito.

Ti basti pensare alla frustrazione che provi quando un sito web non carica e hai la necessità di controllare al volo una cosa sul tuo motore di ricerca preferito; in tal senso Google non vuole che i suoi utenti siano frustrati quando visualizzano un contenuto e proprio per questa ragione ha pensato che i siti web veloci siano più utili di quelli lenti.

Velocità e Ranking su Google

Una volta compreso il concetto sopra citato ne possiamo dedurre che la velocità di caricamento di una pagina o di un sito web è un fattore di ranking fondamentale ma sicuramente non è più importante del contenuto della pagina stessa.

Un sito velocissimo che carica in una frazione di secondo ma non offre contenuti utili per i propri utenti viene penalizzato e perde posizioni in serp.

La velocità è comunque importante e bisogna tenerne conto durante la progettazione di un sito, circa il 53% delle sessioni vengono abbandonate se il sito carica in più di 3 secondi.

Da cosa dipende la Page Speed

La difficoltà nell’ottimizzare questa metrica sta nel fatto che dipende da numerosi fattori e spesso non è semplice andare a individuarli.

Capita a volte che il server sia lento, altre volte che ci siano troppi JavaScript da elaborare.

A volte i problemi sono da ricercare all’esterno come ad esempio la connessione degli utenti, in questo caso la nostra velocità non viene a mancare e Google non ci penalizzerà ma l’user con scarsa connessione potrebbe abbandonare la nostra sessione.

Al giorno d’oggi tutte le pagine web superano ampiamente il peso consigliato da Google (all’incirca 500 k-bytes o meno).

Come migliorare la Page Speed del tuo sito

Dopo tutto questo monologo passiamo ai fatti, quali sono gli interventi che possiamo fare per andare a diminuire il caricamento delle nostre pagine?

Sicuramente il primo parametro che ci viene in mento sono le immagini: in questo caso sarà necessario diminuire il loro peso per far si che possano gravare il meno possibile durante i caricamenti.

Esistono diversi strumenti per l’ottimizzazione delle immagini su internet, la stragrande maggioranza sono gratuiti e di semplice utilizzo.

Il secondo fattore è impostare il Lazy Load, ovvero caricare le immagini della pagina man mano che l’utente scorre i contenuti per evitare di doverle elaborare tutte in una volta.

Il terzo fattore è sicuramente quello di affidarsi a un buon hosting che vi fornisca servizi veloci e affidabili, oltre ad avere una CDN impostata correttamente.

Gli strumenti che Google consiglia per lo Speed Test

In questo caso il nostro motore di ricerca preferito ci viene in contro con una serie di strumenti dedicati agli sviluppatori, dove poter analizzare come le performance del nostro sito influiscano sulla User Experience degli utenti.

Andiamo a vedere nel dettaglio questi tools:

Chrome User Experience Report

Si tratta di un database pubblico di metriche per la UX (User Experience) delle principali destinazioni del web, basato sugli utenti di Chrome in situazioni reali.

Lighthouse

Parte del progetto “Chrome Developer Tools” che analizza la qualità delle pagine web dal punto di vista delle performance e dell’accessibilità.

 Google PageSpeed insights

Questo tool serve a misurare la velocità di una pagina secondo la Chrome UX Report e suggerisce possibili ottimizzazioni da poter apportare.

Troppa considerazione dei punteggi

Arrivati a questo punto dell’articolo abbiamo compreso l’importanza della velocità ma soprattutto di non lasciare che l’ottimizzazione di questo attributo oscuri il contenuto, il vero protagonista del sito web.

Un altro problema fondamentale quando si parla di Page Speed è il dare troppa importanza ai dati, soprattutto quelli provenienti da strumenti di Google.

Non pensare che il motore di ricerca californiano usi Lighthouse score per il ranking.

Troppo spesso ci si sofferma sui punteggi andando a trascurare problematiche ben più gravi; non fraintendeteci, i numeri sono importanti ma non sono l’unica cosa da tenere sott’occhio in questa situazione.

Differenze tra device

Forse non tutti sanno che ogni dispositivo e ogni marca necessitano di tempi di caricamento differenti.

Non credere che solo perché la velocità di caricamento sia ottimale sul tuo dispositivo di ultima generazione (e magari di fascia alta) valga lo stesso per tutti gli altri utenti.

Ai siti web si accede da svariatissimi dispositivi, che caricano a velocità differenti e possiedono prestazioni estremamente diverse.

Tramite Google Analytics è possibile visionare da quali dispositivi viene visto maggiormente il proprio sito e di conseguenza ottimizzarlo di conseguenza.

Il caricamento di smartphone di fascia alta si aggira intorno ai 3 secondi mentre si arriva fino ai 15 per la fascia più bassa.

Un’ulteriore conferma delle enormi differenze in questo topic e della necessità di ottimizzare le varie pagine per ogni tipologia di utente.

AMP influiscono sul ranking?

Ora parliamo di falsi miti legati al mondo del ranking, in particolare legato alla velocità di caricamento delle pagine.

In questo caso non possiamo non citare le pagine AMP, spesso indicate come fattore di ranking anche se questo aspetto è stato smentito più volte dal motore di ricerca californiano.

Infatti Google ha sostenuto più volte che l’algoritmo per il posizionamento in serp non prende in considerazione gli AMP ma solamente la velocità della pagina.

AMP è un insieme di strumenti che aiuta gli sviluppatori a mostrare pagine più veloci ai propri utenti ed è proprio questa velocità a essere importante per gli users e per Google, venendo presa in considerazione per il ranking.

Conclusioni

Prima di concludere questo articolo ci teniamo ancora una volta a ribadire il rapporto tra Page Speed e ranking su Google.

Ci teniamo in particolar modo a lasciarti con un concetto ormai ribadito più e più volte ma che vorremmo fosse compreso al meglio.

Stiamo parlando dell’importanza data alla valutazione del contenuto, se per esempio ci fossero due pagine simili nella qualità del contenuto allora big G premierebbe quello più veloce, dandogli una posizione di maggior rilievo.

E’ bene capire che il nostro motore di ricerca preferito non valuta la Page Speed basandosi sui risultati di “Lighthouse” o “PageSpeed Insights” ma possiamo dire che le raggruppa fondamentalmente in 3 gruppi.

Il primo contiene i siti lenti, il secondo quelli medi e il terzo i veloci.

Quindi concludendo chi lavora su un sito deve capire che se possiede pagine lente dovrà cercare di migliorarne la velocità e portare quelle della categoria media in quella dei contenuti veloci.

Non importa se si possiede un punteggio di 92 o 95, la cosa fondamentale è essere valutati da Google come veloci.

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